Un progetto per una rivista concepita come un mondo virtuale

 In immersive art & storytelling

Attualmente si assiste a un progressivo spostamento dell’attenzione dai classici media cartacei a quelli online. Ciò riguarda perlopiù i quotidiani, che spesso vengono letti direttamente sul computer, almeno per quanto riguarda le notizie più rilevanti. Nel caso di un mensile il discorso è diverso. Una rivista patinata ha ancora la sua ragione d’essere nella versione cartacea. Nondimeno è interessante pensare a un’integrazione della rivista classica con qualcosa che deve essere pensato specificamente per la rete.

Innanzitutto si presentano le seguenti possibilità:

  • creare un forum in cui si discutono argomenti legati alla rivista
  • creare un sito in cui si propongono filmati vari e si presentano tipologie di prodotti suddivise secondo determinati criteri

Si tratta di due ipotesi interessanti, ma datate. Negli ultimi anni l’offerta del web è radicalmente cambiata e ci sono strumenti molto più innovativi e coinvolgenti.

Parliamo soprattutto dei mondi virtuali, scenari in 3D con grafica ormai molto evoluta che permettono di offrire esperienze immersive e coinvolgenti, molto più attraenti di quelle proposte dai siti web. Il sito web è tendenzialmente statico e si presenta come un grande catalogo, come un contenitore. Si può riempire un sito web di filmati, di interviste e di classifiche, ma oggi questo modello non funziona più. La gente vuole l’interazione, vuole esperienze coinvolgenti, vuole il confronto diretto con i protagonisti. E’ proprio qui la svolta. Nell’era dei “prosumer” (producer-consumer) bisogna affiancare alla rivista – che offre un’esperienza passiva, dove i contenuti vengono “subiti” e basta, uno strumento che consenta di fare un’esperienza attiva in prima persona.

Tutto ciò si può realizzare con i mondi virtuali che, anche grazie all’avvento di dispositivi come Oculus sono destinati a tornare in auge e ad avere un posto di primo piano nella nostra cultura e nel nostro modo di vivere.

Come si può strutturare la presenza di una rivista in un mondo virtuale? Generalmente è stato riprodotto in chiave “virtuale” il modello del giornale o della rivista classica. Invece si potrebbe reinventare il concetto stesso di rivista, non più vista come volume cartaceo ma come mondo, un’infilata di stanze dove ogni ambiente equivale a una pagina. E’ una via di mezzo tra il modello del giornale e l’idea di mostra.

Quindi bisognerebbe ribaltare il problema: non pensare a un’idea di product placement di una rivista in un mondo virtuale, ma di un mondo virtuale concepito come una rivista, o almeno come estensione di una rivista, che nel web viene proposta in 3D.

Questo discorso può funzionare soprattutto grazie ai nuovi mondi virtuali proprietari, i cui server sono gestiti esclusivamente dall’azienda che decide di usufruirne.

E’ infatti possibile realizzare mondi virtuali tematici, che rappresentano una decisa evoluzione dell’idea del sito web. Si può creare un mondo dove si passa attraverso diverse aree tematiche con il proprio avatar, la controparte virtuale che ci permette di muoverci nei mondi sintetici.

Si può adottare il concept della mostra d’arte, un discorso molto funzionale gli spazi dei mondi virtuali, e associarlo all’idea del mensile interattivo. Nel primo ambiente avremo una stanza con un video con l’editoriale del direttore, in un’altra una rubrica, fino ad arrivare ai servizi centrali e così via.

Particolarmente adatto per offrire un’interpretazione moderna di riviste di arredamento e architettura, dove si possono proporre repliche fedeli di mobili e oggetti di design.

Ecco alcuni punti chiave di questo concetto:

  • Proporre repliche di mobili e oggetti in 3D. Da questi stessi oggetti si viene reindirizzati ai siti delle aziende o a siti in cui acquistare gli oggetti veri.
  • Modelli fedeli di case vere (anche per real estate).
  • Presenza di esperti dei vari settori, che possono consigliare gli utenti online.
  • Formazione di una community di utenti che si possono scambiare idee e pareri.

Progetto di una rivista di immagine pensata come mondo virtuale con possibilità di acquistare mobili, oggetti e opere d’arte.

Questo progetto permette al lettore di entrare letteralmente “dentro la notizia”.

Si tratta di un mondo virtuale concepito come una casa, composto di una serie di ambienti, ciascuno dei quali corrisponde a un articolo. In più ci sono una stanza vuota, detta “My Room”, riservata al titolare dell’account, e una serie di stanze chiamate “Magazzini”, dove si trovano mobili e oggetti suddivisi per categorie (es. classico, contemporaneo, déco, neobarocco, country, vintage, ecc.), oltre a opere d’arte e fotografie di maestri famosi e di talenti emergenti.

Una volta al mese gli ambienti cambiano e questa “casa” ideale si alza di un piano, cui corrisponde il nuovo numero della rivista.

Il progetto fa riferimento a riviste di immagine, in cui è particolarmente interessante vedere, possibilmente in maniera immersiva, dei luoghi.

Gli articoli vengono letti, registrati e diffusi in sottofondo mentre si entra nella stanza legata a un certo articolo.

Per passare da una stanza all’altra bisogna transitare da ambienti in cui vengono proposte delle pubblicità. E per entrare nell’ambiente successivo bisogna aspettare che si apra una porta.

C’è una doppia modalità di fruizione. Il visitatore può semplicemente osservare i vari ambienti, senza comprare nulla. Oppure, man mano che vede mobili, oggetti e opere d’arte (negli ambienti-articoli e nei Magazzini) può metterli in un carrello per poi comprare gli oggetti veri.

Situazioni ed esperienze proposte in una rivista-mondo

  • Con il proprio avatar si può andare nel settore della produzione e vedere una serie di mobili e oggetti in 3D. L’avatar li potrebbe anche provare virtualmente; poi, cliccando su un certo oggetto, si verrebbe reindirizzati al sito dell’azienda che produce quei mobili. Tutta questa esperienza un sito web non può offrirla. E inoltre teniamo conto che il sito web si esplora da soli, davanti al mio computer. Nel mondo virtuale si può coinvolgere altra gente, che nel momento in cui si va a vedere un certo oggetto può provarlo e commentarlo con noi.
  • Poi ci potrebbe essere una sezione con alcune case proposte dalla rivista-mondo da visitare con l’avatar. Per esempio, ci potrebbero essere le due scelte del mese. Nel mondo sintetico verrebbero riproposte fedelmente, in 3D, alcune case proposte nella rivista. Potrebbero essere visitate con l’avatar che, cliccando sui vari mobili e oggetti, otterrebbe varie informazioni (prezzi, consigli, alternative, ecc.). naturalmente gli oggetti e i mobili rimanderebbero anche ai siti web delle aziende. Inoltre man mano che procedo nella visita potrei avere dei pannelli con powerpoint che mi spiegano determinati concetti (la moda fusion, il minimalismo, l’etnico, il vintage, il neobarocco).
  • Accanto ai vari mobili ci potrebbero essere indicazioni per scelte alternative, del tipo “avete scelto questo, vi potrebbe piacere quest’altro”.
  • In determinate ore potrebbe essere online l’esperto della rivista, che spiega certe soluzioni.

Alcune delle situazioni riguardano:

  1. Tendenze del momento. Ambienti legati ad articoli che spiegano quali mobili e oggetti vanno per la maggiore. Si visitano ambienti arredati con quegli oggetti. Cliccando i viene reindirizzati a siti dove si possono acquistare.
  2. Nuovi talenti. Un ambiente in cui vengono presentati oggetti e mobili creati da designer emergenti, selezionati da esperti. Lo stesso discorso vale per l’arte e la fotografia.
  3. Ricostruzioni di case famose. Oltre a oggetti e mobili unici, ci sono anche oggetti di produzione, che possono essere acquistati.
  4. La casa del mese. Un appartamento arredato da una guest star.
  5. Vendite di oggetti all’asta. In questo caso ci si può aggirare nelle stanze in cui sono esposti gli oggetti. Cliccando sul singolo oggetto si viene reindirizzati al sito dell’asta, dove si può puntare sull’asta stessa.
  6. Anteprime di mostre. Si possono creare degli ambienti in cui vengono mostrate alcune delle opere proposte dal museo. Qui si comprano solo cartoline, locandine delle mostre e gadget.
  7. Fiere. Un anteprima di sezioni di fiere di settore, come per esempio, il Salone del Mobile.
  8. My Room. Una stanza vuota che il visitatore può riempire sia con oggetti e mobili trovati negli “ambienti-articoli”, sia nei magazzini. Anche qui si può cliccare sugli oggetti per essere rimandati all’oggetto vero da acquistare.

Inoltre, per quanto riguarda mobili e oggetti, i visitatori possono chattare in qualsiasi momento con un esperto che li può consigliare nel progetto della loro “My Room”.

Tutti i diritti riservati per il progetto (escluse le foto) © Mario Gerosa info: gerosamario@gmail.com

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