E’ dedicata ai viaggi nel tempo la mostra “Bye bye future! L’art de voyager dans le temps“, organizzata dal Musée Royal de Mariemont, in Belgio, e ancora visitabile nella sua versione virtuale, su internet. Curata da Sofiane Laghouati, la mostra racconta i viaggi nel tempo, una prolifica categoria dell’immaginario che da sempre appassiona artisti e scrittori. Nella mostra, dal carattere spiccatamente pop, c’è un dialogo serrato tra diverse forme espressive, dai videogame, al cinema alla fan art. Ci sono sculture, bassorilievi, disegni, filmati, robot, macchine volanti, città reinventate, giochi, installazioni, opere digitali, calchi, opere letterarie, e si passa da Astroboy ai robot in latta, dalle predizioni di Nostradamus al Nautilus. L’originale scenografia dal carattere ludico ideata dall’architetto Sébastien Faye è nata da un dialogo con l’architetto utopico Luc Schuiten.

 

La versione virtuale della mostra

 

Come ha scritto la curatrice, Sofiane Laghouati, “scopriamo così che il tempo è una questione di percezione e di scrittura e che tra i vari tipi di discorso sul futuro che sono già stati prodotti, sviluppati e adattati – profezie, predizioni, fantasticherie, anticipazioni – alcuni sono ispirati da dal passato … Allo stesso modo, il viaggio nello spazio è sempre stato sinonimo di viaggio nel tempo e della nostra immaginazione. Questi movimenti spazio-temporali sono un’opportunità per scoprire paradisi terrestri o per inventare città ideali, che a volte si rivelano distopie. L’ideologia del progresso, particolarmente sensibile nell’Ottocento, ha suscitato paure e speranze: con i robot al servizio degli uomini troviamo il motivo più antico della creatura che giudica il suo creatore e da lui si emancipa”.

 

 

La versione virtuale della mostra è stata creata con Matterport e offre un’esperienza piuttosto coinvolgente, permettendo di ammirare le varie opere e i documenti esposti e di capire meglio lo spirito dell’esposizione anche attraverso alcuni video. La realizzazione virtuale si inquadra nel progetto Behind the Museum, il cui scopo è promuovere musei e collezioni: in particolare gli spazi non accessibili al pubblico, le mostre temporanee
e gli spazi museali condannati a scomparire o ad essere modificati.
La digitalizzazione a 360 ° non offre solo un backup digitale o anche un archivio digitale, ma offre anche anche la possibilità di contenuti aggiuntivi. Per fare questo, Musées et Sociétés en Wallonie (MSW) ha collaborato con Meta-Morphosis, riconosciuta dall’UNESCO per il suo ruolo nella salvaguardia del patrimonio culturale. Meta-Morphosis proporrà inoltre, in una seconda fase, la realizzazione di fotografie artistiche delle collezioni.

 

 

immagine in alto: Stéphane Halleux, Batman 1930, 2014 © Absolute Art Gallery

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