Al MIAT di Milano si formano gli Art-Tech, i creativi tecnologici del domani. L’intervista con Elisabetta Rotolo, CEO e Founder del Miat

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Le nuove tecnologie sono le protagoniste indiscusse di questi anni e fioriscono le iniziative che le valorizzano. Dal 6 al 13 luglio 2021 il MIAT (Multiverse Institute for Arts and Technology) di Milano, un hub educativo e creativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti, organizza nel capolouogo lombardo, presso BASE (Via Bergognone, 34), una Masterclass di Immersive Storytelling: 60 ore full immersion di apprendimento pratico (hands-on) con tecnologie all’avanguardia ed esperti internazionali del settore immersivo. Per saperne di più abbiamo intervistato Elisabetta Rotolo, CEO e Founder del MIAT, Multiverse Institute for Arts and Technology, dove si creano contenuti originali progettati su misura per i clienti, e dove si sviluppano progetti a 360°, dalla storia al design, dalla programmazione all’esecuzione, puntando sulla formazione all’avanguardia sulle tecnologie emergenti, l’Immersive Storytelling, la regia e produzione XR, arte immersiva e sviluppo multipiattaforma XR. Ha concepito questo progetto Elisabetta Rotolo, che ha oltre 25 anni di esperienza come Global Chief Marketing Officer, Communication Director e Strategic Consultant in branding, marketing, comunicazione, innovation & change per aziende e organizzazioni internazionali.

Elisabetta Rotolo, fondatrice del MIAT.

Oggi tutto il mondo della narrazione, in senso lato, si sta convertendo a un approccio multimediale. Ci vogliono spettacolarizzazione e immersività. Quali sono le nuove professionalità per dar vita a questo nuovo modo di raccontare?

Lo storytelling ha subito una forte evoluzione verso lo storytelling cross-platform o transmediale. L’obiettivo è creare dei mondi immersivi e asincroni che si estendono su più piattaforme, ognuna rivelando una parte della storia attraverso qualità uniche per il mezzo di comunicazione specifico. All’interno di ogni mezzo, la storia si espande e ottimizza l’immersione, offrendo nuovi modi per il pubblico di partecipare. Poiché la non linearità della trama invita il pubblico a scegliere i propri punti di partenza, crea un’esperienza personale. Questo approccio di storytelling cross-platform e immersivo attrae un’audience molto più allargata dello storytelling lineare con cui si sviluppa un legame più duraturo, proficuo e di altissimo engagement. Lo storytelling del futuro è e sarà sempre di più immersivo utilizzando le tecnologie emergenti come la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e mixata (MR), il 360 consentendo al visitatore, non parliamo più di spettatore, di essere totalmente immerso nell’esperienza, di farne parte e di decidere come co-crearla. La narrazione immersiva diventa più empatica, più memorabile, più interattiva, più coinvolgente creata non solo di emozioni ma di esperienze, collaborazione e interazioni che viaggiano tra differenti realtà e media. Già ora vediamo i linguaggi dell’industria del gaming fondersi con quelli cinematografica e viceversa. A breve le persone visiteranno film trovandosi al centro della storia, dove loro saranno i personaggi principali e sempre loro saranno la storia. La moda, il marketing, l’education, l’healthcare, lo sport, il teatro creano sempre di più esperienze immersive, digitali e interattive di acquisto, training, edutainment che possono essere fatte non necessariamente spostandosi. Questo nuovo modo di creare, di raccontare, di fare esperienze ha bisogno di quei profili multidisciplinari che noi chiamiamo Art-Tech, talenti capaci di coniugare la mente creativa e artistica con una profonda conoscenza delle tecnologie emergenti, così da creare fin dalla prima fase del concept, della narrazione, della produzione, post-produzione, della costruzione del pitch, della strategia finanziaria e distributiva progetti, contenuti, prodotti, servizi che hanno in se l’espressione creativa e tecnologica e che siano strettamente connessi alle esigenze di mercato.

Nella Masterclass di Immersive Storytelling del MIAT l’approfondimento delle tecnologie più avanzate è affiancato da lezioni sulla tecnica del racconto, sul modo di narrare oggi? In che modo è sviluppato e chi sono i docenti di questo versante più “umanistico”?

Nella Masterclass di Immersive Storytelling sviluppiamo gli Art-Tech del futuro. Per farlo bisogna partire dai fattori umanistici, dal comprendere molto bene non solo le potenzialità, i limiti e i prossimi sviluppi delle tecnologie immersive ma come cambia la narrazione e lo sviluppo del “character” in una logica di interazione e immersione, e come impatta fortemente sull’aumento dell’empatia e della “emotional resonance” necessaria anche per creare progetti per il social change. Nella masterclass si discuteranno e sperimenteranno i diversi tipi di interazione e tecniche di racconto e di come questi possano influenzare l’esperienza che si vuole creare e i diversi tipi di impatto su chi sperimenterà i diversi tipi di esperienza immersiva. Allo stesso tempo è necessario capire le diverse tecniche che sono alla base dello storytelling del futuro e di come, con una mente creativa e la conoscenza tecnologica che si acquisirà nella Masterclass si possono creare esperienze in tutti i settori di business. E’ per questo che abbiamo coinvolto i nostri team multidisciplinari di Art-Tech. Sono global winning award, creatori immersivi, registi, produttori esecutivi, come Mary Matheson direttrice della nostra Masterclass e anche del MA di Immersive Storytelling della Royal Holloway di Londra; Lewis Ball, il nostro Creative Director, regista internazionale di VR e Direttore della Fotografia – DOP; Dan Stankowski, il nostro global award winning XR Interactive Director che affronterà tutte le tematiche relative ai 6DoF (sei gradi di libertà o VR interattiva), game engines, il 3D, location e human capture fondamentali per lo storytelling del futuro; Matteo Milani anche lui è un award winning Sound Designer con il quale i partecipanti sperimenteranno il suono immersivo che per chiunque voglia affrontare i temi del storytelling del futuro è un must e soprattutto apre la mente. Si possono costruire esperienze meravigliose anche solo con il suono. Ultimo ma sicuramente non meno importante, anzi, Giuseppe Calafiore, che è il Manager Responsabile del centro di XR Optics di Facebook Reality Labs. E’ un incredibile scienziato con lui si imparerà come i display AR / VR interagiscono con il tuo sistema visivo e il tuo cervello per fornire l’illusione della tridimensionalità e si comprenderà la causa principale degli artefatti visivi e di percezione comuni e si esplorerà una roadmap tecnologica e una serie di scoperte necessarie per rendere AR / VR davvero coinvolgenti. Risponderemo a domande come: perché ci viene il mal di testa con la realtà virtuale e come possiamo ridurre questo fenomeno? Come possiamo rendere gli oggetti neri in AR? Come puoi trasformare il tuo telefono in un visore VR? Sviluppare una comprensione dei limiti dei dispositivi e della tecnologia è la chiave per informare le tue scelte artistiche e ottenere lavori art-tech ottimali. Alla fine della Masterclass i partecipanti avranno creato un pitch di un loro progetto immersivo che presenteranno davanti a un panel di commissione internazionali fra cui RAI Cinema, Dan Tucker, famoso produttore internazionale e new media digital curator, Liz Rosenthal executive producer, creatrice del più grande programma di commissioning internazionale Creative XR e curatrice del Festival di Venezia VR – Venice VR Expanded e il PHI Center del Canada.

In poche parole, cosa si intende per esperienze di narrazione immersive?

Quando parliamo di storytelling immersivo intendiamo delle narrazioni create usando tecnologie emergenti come la VR, AR, MR i video 360, gli ologrammi che creano un irresistibile senso di presenza aiutando a connettere emotivamente il visitatore. Dà al pubblico la sensazione di “essere lì”. È un modo unico ma di grande impatto per fondere la realtà con la finzione. Approcciandosi a questo concetto si produce anche un cambio della concezione di quello che viene definito come pubblico. Il pubblico, infatti, non viene relegato al semplice “ascoltare la storia” ma partecipa attivamente all’esperienza, co-creandola e collaborando con altre persone. Attorno a questo cambiamento si sviluppa l’immersività, le persone sono al centro, le persone sono la storia e l’esperienza. È questo nuovo approccio che rende così potenti le narrazioni immersive, aumentandone l’efficacia, coinvolgendo maggiormente l’audience, ponendo l’evoluzione delle persone insieme all’esperienza come intenzione centrale, anziché vincolare l’obiettivo al semplice comunicare un messaggio.

Come si svilupperà nel futuro prossimo questo nuovo tipo di storytelling? Quali strumenti saranno necessari per poterne fruire a casa? Ci vorranno visori e altri strumenti simili?

Lo storytelling sta evolvendo sempre di più verso il concetto di storyliving, una dimensione co-esperienziale capace di combinare i diversi linguaggi del mondo del cinema, del gaming, del teatro ma anche delle performing art e di crearne di nuovi con le tecnologie emergenti. Per quanto riguarda gli strumenti per fruire di queste esperienze innovative ci saranno i visori che stanno diventando sempre più piccoli, leggeri e meno costosi, paragonabili a semplici occhiali più che a visori ingombranti, fino a poter diventare accessori di moda accessibili alla maggior parte della popolazione. I nuovi headset non saranno confinati solamente alla realtà virtuale ma spazieranno anche verso la realtà aumentata come dimostrano gli Spectacles presentati da Snapchat qualche giorno fa. Innovazione, efficacia ed immersività faranno di questi strumenti un’interfaccia altamente innovativa che arriverà con il tempo a sostituire smartphone e computer.

Durante l’anno quante masterclass vengono organizzate dal MIAT? Quali saranno le prossime?

Il mercato in cui MIAT si inserisce è un mercato in rapida evoluzione, con un altissimo potenziale di sviluppo. Durante quest’anno il mercato della XR, che quindi comprende realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista dovrebbe raggiungere i 30,7 miliardi di dollari, raggiungendo quasi i 300 miliardi di dollari entro il 2024. In un mercato così mutevole e dirompente, con MIAT e soprattutto con la Accademy ci impegniamo nell’essere tempestivamente attenti alle maggiori evoluzioni, ai cambiamenti, agli sviluppi ed ai progressi che i settori vivono grazie a queste tecnologie in modo da fornire corsi strettamente legati ai bisogni ed alle richieste specifiche dei professionisti che operano in questo mercato in evoluzione e che quindi variano di anno in anno. Per quando riguarda invece le Masterclass che stiamo sviluppando in questo momento con i nostri tutor internazionali abbiamo all’attivo una masterclass di XR Technologies Foundations, durante la quale i partecipanti acquisiranno familiarità con la percezione umana e l’applicazione pratica delle tecnologie immersive chiave nel settore, sviluppandone una conoscenza avanzata, un Bootcamp di Immersive Storytelling for Social Change ed una Masterclass “XR Interactive Art Programme” che insegnerà agli artisti come concettualizzare, proporre e produrre un’opera XR, un’esperienza di arte immersiva, di alto livello e gli “Emerging Technologies Orientation Workshop” con i quali diffondiamo una cultura del settore delle tecnologie emergenti e realizziamo progetti ad hoc in base alle esigenze delle aziende. Alla fine del corso i partecipanti sono chiamati a mettere a punto idee, progetti con una logica di design e creative thinking. I nostri corsi sono hands-on, significa che c’è un alto livello di esperenzialità e sono finalizzati ad acquisire capacità pratiche da applicare subito nel mondo del lavoro.

Oltre alle Masterclass, che tipo di corsi propone il MIAT durante l’anno?

La nostra Accademy prevede un ampio spettro di corsi che variano per argomenti, per modalità di fruizione ed anche per il target a cui l’offerta è rivolta. Per quanto riguarda il focus dei nostri programmi, concretizziamo corsi che spaziano dallo storytelling immersivo, all’XR foundation ed integrazione di questi con le arti immersive ed i temi attuali come il social change, come le ho precedentemente raccontato, ma i nostri corsi toccano anche argomenti come 360 e VR production, audio immersivo, documentaristica e VR news, sviluppo di app in XR, CFX, 2D e 3D digital animation. Argomenti attuali ed in continua evoluzione che vengono affrontati in modalità differenti e per target diversi in modo da fornire un’offerta ampia, completa e specifica e accessibile a tutti. Oltre alle masterclass realizzeremo programmi full-time, workshop intensivi sia per professionisti che sviluppati attorno ai bisogni delle aziende, masters, Youth summer school e programmi per high schools, il tutto mantenendo ciò che più ci distingue e ci rende fieri della nostra accademia: un approccio hands-on altamente pratico che permette ai nostri studenti di sperimentare queste affascinanti tecnologie emergenti e le loro potenzialità d’utilizzo, guidati da esperti internazionali di altissimo livello.

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